"Mata ... per finta" sabato 26 e domenica 27 ottobre al Teatro Monterosa

In scena la Compagnia “Dla Vila” (Verzuolo – CN)

A Torino, nella bella casa signorile in cui vive una coppia di alta borghesia con un’affezionata servitù,

Nell’anno di grazia 1989, testimone di fallimenti e crolli di risonanza mondiale,vedeva la luce nel

piccolo borgo della Villa di Verzuolo una Compagnia teatrale.

Nata dalla locale Pro Loco,essa si riprometteva, in occasione della ottobrina festa patronale della

Madonna del Rosario, di allietare i partecipanti ai festeggiamenti.

Lo slogan della Compagnia “ divertire divertendosi” fotografava compiutamente lo spirito con cui gli

“attori” si calarono nei panni dei protagonisti dei vari lavori teatrali che annualmente venivano

portati in scena.

I caldi applausi dei primi spettatori sollecitarono “l’orgoglio scenico” dei componenti della Compagnia

“d’la Vila” e li invogliarono ad allungare lo sguardo oltre l’orticello di casa, rappresentando su nuovi

palcoscenici commedie in italiano ed in piemontese. Il Piemonte fu, infatti, rivisitato da Torino a

Pinerolo, da Saluzzo a Fossano, da Bra a Savigliano e Cuneo; anche le varie vallate entrarono a far

parte del percorso artistico della Compagnia e Sampeyre e Brossasco, Peveragno e Prato Nevoso,

Mondovì, Caraglio, Dronero, Borgo San Dalmazzo e Bersezio non rappresentarono che alcune delle

mete annuali del gruppo. Momento culminante fu la rappresentazione ad Elva davanti alla chiostra

delle montagne alpine.

Da sottolineare, inoltre, le puntate fuori dal Piemonte, in special modo quella di Sanremo dove la

serata teatrale fu un successo di pubblico e di critica.

In conclusione, quella fu una felice intuizione,coronata da riconoscimenti individuali e di gruppo, al

punto che più volte la Compagnia d’la Vila fu giudicata,all’interno delle varie rassegne a cui aveva

preso parte, come miglior complesso teatrale.

In breve, la stessa Compagnia si sforzò – e si sforza tuttora – di rendere attuale l’aforisma che

sostiene che “ Un giorno senza sorriso è un giorno perso”.

BIGLIETTERIA:

Prevendite:

 

dal Martedì al Venerdì ore 10-12 e 17-19 e il Sabato dalle 17 alle 19 presso la Cassa del

Teatro

Intero: 10 Euro

Ridotto: 8 Euro

Abbonamenti 5 spettacoli a scelta: 35 Euro

 

La padrona di casa Luisa Barbetti, colpita da un’improvvisa amnesia, non riconosce più il marito,

l’avvocato Paolo Barbetti affermato professionista.

Per trovare una soluzione viene chiamato in soccorso il dottor Alberto Spinelli, luminare e psichiatra

rinomato ma... altro che soluzione, Luisa riconosce finalmente il marito, ma non è la persona giusta,

visto che lei si convince che il “suo” Paolo sia proprio lo psichiatra Alberto... il quale, in accordo con

Paolo, decide di assecondare Luisa.

La storia si intreccia attraverso un singolare gioco amoroso a tre: una moglie convincente nel suo

gioco di seduzione del marito putativo; un marito che affronta in modo perfettamente goffo ed

imbranato l’imprevisto dramma, che si abbatte sulla sua brillante esistenza; e il professor Spinelli

eccitato e piacevolmente imbarazzato al tempo stesso nel trovarsi di fronte un caso così

interessante.

Tra un equivoco e l’altro, Paolo, Luisa e il dottore si ritrovano ad analizzare le loro condizioni

rispettivamente di marito, moglie e scapolo.

Le cose si complicano ulteriormente con l’arrivo dall’Inghilterra dell’invadente cugina Clotilde,

esuberante scrittrice inglese, e della sua amica Evelina in cerca di marito.

L'impaccio dei servitori Adele, Francesca e Giacinto e la comparsa di una procace stenodattilografa

Vanessa Bellagamba, mescolano ulteriormente le carte, rendendo ancor più divertente e complicato

il tentativo di Paolo e Alberto di ridonare la memoria a Luisa.

Equivoci e sottintesi sono gli ingredienti principali della briosa e frizzante atmosfera che si viene a

creare in una animata comicità sottile che invita il pubblico a seguire l'evolversi della vicenda!

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Articolo pubblicato il 21/10/2013