I cassonetti della vergogna

Presso le case popolari, site in Corso Peschiera all’altezza con Corso Racconigi si è ormai piombati in una situazione di grave incuria ai limiti della decenza.

Lo smaltimento dei rifiuti in quest’area, non ancora interessata dalla differenziata porta a porta, è assicurata da svariate postazioni suddivise per raccolta plastica, vetro e alluminio, carta e umido.

Tutto sarebbe nella norma se non fosse: per i residenti pigri che, non solo trovano difficoltoso ed inutile la separazione dei loro rifiuti, ma che lasciano anche sui marciapiedi oggetti ingombranti che dovrebbero essere smaltiti negli ecocentri; i soliti gruppetti di vandali che si divertono a danneggiare, spostare e capovolgere i cassonetti; per ultimi ma non ultimi gli zingari che, agendo indisturbati, svuotano i contenitori nella ricerca di chissà quale tesoro per poi abbandonare ciò che hanno tirato fuori direttamente sulla strada.

Purtroppo i mezzi della nettezza urbana, quando scaricano i vari contenitori, li fanno ripiombare su tutto questo caos peggiorando la situazione.

Il problema, che interessa anche altri quartieri, sembra quindi essere triplice tra maleducati, vandali e zingari con gravi conseguenze anche di ordine igienico.

Le multe che fioccano, indiscriminatamente ai condomini limitrofi, non ci paiono una soluzione giusta.

Bisognerebbe punire finalmente i vari colpevoli che invece la fanno sempre franca.

L’estensione della raccolta porta a porta è forse l’unica risposta a questa vergogna puzzolente.

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Articolo pubblicato il 21/10/2013