"Penso che M.me Kyenge sia l'ultimo tassello di un mosaico composito"

Le perplessità di un nostro affezionato lettore

Egregio direttore mi rivolgo a lei per esprimere alcune considerazioni sul
fenomeno immigrazione ed in particolare sul Ministro Kyenge. Deciderà lei se
pubblicare questa lettera o no.

Mi sono posto molte volte la seguente domanda: qual'é il vero ruolo di una donna congolese, diventata cittadina italiana, catapultata ai vertici del potere istituzionale?

Penso che M.me Kyenge sia l'ultimo tassello di un mosaico composito,iniziato oltre vent'anni fa, costruito a tavolino, con perizia e volontà incredibili da menti raffinatissime, perché incredibile e inquietante é il disegno che appare nella composizione musiva finale.

La Democrazia si realizza attraverso il governo di chi raccoglie più voti. In Italia, nei due schieramenti, destra e sinistra, gli elettori votanti si equivalgono.Cosa serve dunque per arrivare al potere con una grande
maggioranza?

Far entrare nelle urne alle prossime elezioni centinaia di
migliaia di nuovi votanti e soprattutto veicolarne con rigore e precisione la
scelta partitica.

Quale grande occasione dunque rappresentano gli immigrati?
Basterà dar loro più aiuti possibili, a pioggia, senza controllo e senza
legittimità per fare quello che faceva Lauro a Napoli negli anni '60: un
perfetto quanto immorale voto di scambio. Il risultato sarà sicuro.

E M.me Kyenge, educata all' implacabile scuola politica della sinistra emiliana, lo ha
capito benissimo. Lo Ius Soli sarebbe l'automatismo perfetto per realizzare il
sogno, in quanto legittimerebbe automaticamente il diritto di voto, non solo di
chi lo riceve ma anche dei rispettivi genitori e parenti di primo grado. La
sinistra raggiungerebbe così il potere assoluto.

Anche i sanguinari "Presidenti" centrafricani hanno strumentalizzato l'appoggio di intere
popolazioni, armandole contro altre popolazioni, promettendo loro nuove terre e
nuovi raccolti, per raggiungere lo status di dittatori, e poi, lo insegna la
Storia, abbandonarli al proprio destino. Qui sarà la stessa cosa.

Non attraverso le armi da guerra, ma attraverso l'arma del voto politico "comprato"
da una nuova popolazione assetata di aiuti economici.Tutta la demagogia
buonista/legislativa che M.me Kyenge cerca di impostare sulla pelle degli
immigrati é finalizzata a carpirne il voto politico.

E l'intervista da lei rilasciata qualche tempo fa ad una televisione francese e visibile sul sito
http://www.youtube.com/watch?v=NM3zTIHc5R0 in cui asserisce che "in Italia ci
sono leggi estremamente razziste soprattutto verso la comunità nera"? Ce ne
sarebbe abbastanza per chiedere le dimissioni di M.me perché la Kyenge
asserisce il falso. In Italia non ci sono leggi razziste e lei dovrà rispondere
nelle appropriate sedi per aver veicolato concetti e idee lesive nei confronti
dell'Italia.

Con quali mezzi democratici si potrà fermare questo aberrante meccanismo
architettato dalla sinistra? In quali sedi si potranno svelare i veri intenti
delle politiche di M.me Kyenge, scoprire gli artefici della sua ascesa al
potere, comprenderne le finalità? Per ora nessuno si fa avanti. Nessuno ha la
volontà di verificare le cifre e i dati che vengono annunciati di tanto in
tanto riguardo al fenomeno immigratorio.

Se, come dice la Kyenge, ci sono 2.800.000 lavoratori stranieri, perché negli asili nido comunali, praticamente nessun babyextracomunitario paga la retta? Perché in città come Torino si é
insediata una comunità islamica enorme? Chi ne ha favorito l'ingresso e la
scelta logistica? Nessuno ha il coraggio di chiedere alle giunte di sinistra a
quanto ammonta la cifra destinata agli aiuti sociali diretti e indiretti,
legittimi e illegittimi, elargiti in tutta Italia a molti milioni di nuovi
cittadini e frutto delle tasse che gli italiani pagano.

Queste cifre, preventivamente e scrupolosamente controllate devono essere messe a
disposizione dell'opinione pubblica al più presto possibile. Così gli italiani
capiranno esattamente perché la Kyenge é stata messa nel "posto" che occupa e
quali sono i suoi intenti reali.

                                                                                                          Gianni Zorro

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Articolo pubblicato il 18/10/2013