"Il canone Rai finalmente sotto tiro in Europa"

Lo sottolinea il Parlamentare europeo della Lega Nord Mario Borghezio

"Grazie ad un'articolata petizione presentata dall'europarlamentare Mara Bizzotto, la questione del balzello meglio noto come 'canone Rai' è approdata al parlamento europeo.

Un'ampia discussione, che per coraggiosa decisione della Presidente On. Mazzoni proseguirà per ulteriori approfondimenti, ha visto la Rai, peraltro incredibilmente assente con le sue telecamere, sotto il fuoco di fila non solo delle contestazioni di noi eurodeputati leghisti, ma anche di un puntuale intervento di un esponente socialista della Romania".

 

Una questione antica nata dalla contestazione di dover pagare alla Rai l'assenza di introiti derivanti dalla pubblicità nel corso delle trasmissioni mentre ciò da tempo avviene similmente alle TV commerciali che vivono di questi proventi.

 

"Per parte mia - insiste Borghezio -  ho rilevato, fra le altre inadempienze Rai, quella relativa alla censura delle lingue minoritarie; intendo anche sottolineare l'esubero di dirigenti e funzionari strapagati, additando alla Commissione i metodi da 'democrazia mafiosa', con cui personaggi sgraditi a potentissimi conduttori vengono esclusi sistematicamente dalla maggiori trasmissioni politiche (nella fattispecie: il sottoscritto da 'Porta a Porta', solo perché 'colpevole' di aver sfiorato molti anni fa con un'interrogazione la consorte dell'onnipotente conduttore Vespa).

'Democrazia mafiosa', appunto!"

 

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Articolo pubblicato il 17/10/2013