La “torinesità” di Papa Francesco

Ulteriori conferme dalla presentazione del libro “Astigiani nella Pampa”

Lunedì 14 ottobre, a Torino, presso il Circolo della Stampa, si è svolta una presentazione del libro “Astigiani nella Pampa” di Giancarlo Libert, giornalista pubblicista nato a Torino nel 1963 che da trent’anni studia la storia dell’emigrazione piemontese ed è autore di tre ponderosi volumi sull’argomento.

Questo libro di Giancarlo Libert nella nuova edizione del 2013 è venuto ad assumere un particolare interesse dopo l’elezione al soglio pontificio del cardinale Jorge Mario Bergoglio, primate d’Argentina, nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936 da una famiglia di emigranti della provincia di Asti: nella prima edizione del suo libro, del dicembre 2005, Libert si era già occupato - tra i primi in Italia - del cardinale Jorge Mario Bergoglio.

L’incontro di lunedì è stato condotto da Ezio Ercole, vicepresidente dell’Ordine dei giornalisti di Torino, con la partecipazione di Franca Giusti, consigliera neoeletta dell’Ordine dei giornalisti.

Ezio Ercole ha esordito ricordando, anche per esperienza personale, il forte legame affettivo che gli emigrati italiani mantengono anche dopo generazioni con le tradizioni dei loro luoghi di origine e Papa Francesco ne rappresenta un ottimo esempio. Ercole si è augurato che questa sopravvivenza delle tradizioni locali non venga progressivamente a limitarsi agli ambienti degli emigrati italiani all’estero: nel libro di Libert ha visto un lodevole esempio di recupero della cultura locale in controtendenza con l’atteggiamento di trascuratezza nei confronti della cultura locale che va diffondendosi tra i Piemontesi.

Franca Giusti ha ringraziato Libert per le sue ricerche, ricordando che “Chi è senza passato, è senza futuro”.

Giancarlo Libert, dopo avere salutato i parenti torinesi di Papa Francesco che hanno partecipato all’incontro, ha illustrato il suo libro che affronta varie tematiche oltre l’ascendenza di Papa Francesco.

“Astigiani nella Pampa” è suddiviso in due parti: la prima inquadra il fenomeno migratorio italiano e l’avvio dei rapporti diplomatici tra la Confederazione Argentina e il Regno di Sardegna, la seconda è dedicata alla Provincia di Asti, partendo dall’emigrazione medievale in Europa sino a giungere alle relazioni degli intendenti provinciali (antenati degli attuali prefetti) riguardanti l’emigrazione provinciale tra il Settecento e l’Ottocento. Sono numerose le biografie di emigrati astigiani in Argentina, senza dimenticare l’opera dei missionari salesiani e lo sviluppo della vitivinicoltura argentina nelle province di Mendoza e San Juan, grazie al contributo degli emigranti astigiani.

Ha preso poi la parola Orsola Appendino, ricercatrice di Pralormo ormai da tempo impegnata nella ricerca dei parenti piemontesi e liguri di Papa Francesco. Ha descritto, parlando a braccio e con molta partecipazione, delle indagini svolte in vari archivi di Piemonte e Liguria, soffermandosi in particolare sulla vicenda del nonno di Papa Francesco, Giovanni, nato a Portacomaro Stazione (frazione di Asti) nel 1884, che nel 1906 si era trasferito a Torino dove esercitava l’attività di liquorista.

A Torino, Giovanni conobbe e sposò l’anno successivo la coetanea Rosa Margherita Vassallo, nativa di Piana Crixia (Savona) e dal loro matrimonio, il 2 aprile 1908, nella casa di via Santa Teresa 12, nacque Mario Giuseppe Francesco, emigrato nel febbraio 1929 con la famiglia in Argentina dove sposò Regina Maria Sivori, di famiglia originaria di Lavagna (Genova): dal loro matrimonio nacquero cinque figli di cui Jorge Mario è il primogenito.

Orsola Appendino ha narrato, con visibile emozione, di avere scoperto il luogo dove venne celebrato il Matrimonio di Giovanni con Rosa Margherita Vassallo (1907) e il Battesimo (1908) di Mario Giuseppe Francesco, il padre di Papa Francesco.

La comunicazione è stata data da padre Giustino a TVSAT2000 nei giorni scorsi con un collegamento diretto dalla chiesa di Santa Teresa nel centro di Torino. I quattro padri carmelitani della provincia ligure che curano la chiesa (ex parrocchia) sono veramente entusiasti di questa notizia e sono disponibili ad accogliere i pellegrini che si recano in visita.

L’avvocato Ugo Bertello, vicepresidente generale della Federazione Internazionale delle Associazioni dei Piemontesi nel Mondo con speciale incarico per il Sud America, ha concluso l’incontro descrivendo i suoi numerosi incontri avuti nell’ultimo decennio con l’allora primate d’Argentina, cardinal Jorge Mario Bergoglio, le bagne caude conviviali con i Piemontesi di Buenos Aires, per sottolineare ancora una volta il forte legame con le sue origini piemontesi.

 

Il libro verrà presentato domenica 27 ottobre alle ore 15.15 a Villa Toso a Tonco (AT).

L’autore sarà ospite del Centro Studi Cultura e Società di Via Vigone 52 (Borgo San Paolo di Torino), martedì 5 novembre alle ore 21.00 dove terrà una conferenza su “America Latina, storie di Emigrazione. La famiglia piemontese di Papa Bergoglio”.

 

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Articolo pubblicato il 17/10/2013