Da un nostro lettore, operatore presso la GTT, importanti e profonde riflessioni
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"La storia, ad un certo punto, presenta il conto"

 

Ormai sono prossimo ai quarant'anni e prendere coscienza sempre di più del mondo e del paese in cui vivi e della storia che fermenta ( e si proprio così, non rimane relegata sui libri di storia) ma che purtroppo ad un certo punto presenta il conto anche di cose delle quali non siamo noi direttamente responsabili e per me motivo di profonde lacerazioni interiori.

 

Queste aumentano ulteriormente nel vedere i teatrini della politica che sembra ormai narcotizzata e chiusa in vicolo cieco nell'interesse esclusivo di una casta corrotta e salottiera (che non ha colore politico) e che molto probabilmente non sarà in grado di risolvere questi problemi.

 

Ho dovuto prendere atto che ormai non è più possibile difendere l'indifendibile. Occorre prendere atto che siamo figli di retaggi culturali molto antichi e radicati nell'emotività di ognuno. Non abbiamo elaborato il fascismo per esempio e rimasto ancora lì da qualche parte così come il comunismo che per fortuna da noi non si espresso nelle forme rigide ed spesso estreme di altre parti del mondo a noi vicine o meno.

 

Il boom economico è arrivato forse troppo presto e ci ha illusi!! Tutti retaggi culturali che se non si è fatto un lavoro notevole di consapevolezza su noi stessi (lavoro che ho io stesso tentato di fare negli anni e anche con un briciolo di orgoglio – consapevolezza che sarebbe poi solamente nostro dovere di uomini avere- ed è anche questo il motivo delle lacerazioni che accennavo sopra) e su ciò che ci circonda non possiamo venirne fuori.

 

E probabilmente non ne verremo!! Questo contesto poteva solamente produrre ciò che vediamo. E chissà cosa ci attende al varco!! Berlusconi altro non è che un sottoprodotto azotato di questa sottocultura che ha saputo sapientemente sfruttare a proprio vantaggio queste enormi lacune di fondo e senza trascurare la congiuntura storica che ha cambiato il mondo alla fine degli anni ’80 con velleità politiche che ha poi ampiamente dimostrato di non avere, immobilizzando anche le altre forze che avrebbero forse diversamente potuto maturare ed esprimersi seguendo altre vie. Grazie!!

 

Senza considerare la luce riflessa della cosiddetta sinistra (etichetta che ormai non ha più nessun valore - in quanto appunto incapace di fare proposte alternative di gran lunga più importanti delle vicende giudiziarie di B.) ha attinge a piene mani da questa immaturità di fondo che poi per esteso ha coinvolto anche tutta la politica senza colore (pane et circenses). Un ventennio veramente triste e tenebroso.

I vecchi falchi continuano ad essere presenti nella scena e direttamente o indirettamente la manovrano. La meritocrazia è ancora solo un miraggio.

 

Problemi enormi come quelli appunto che riguardano l’immigrazione sono solo la punta dell’iceberg di un qualcosa di molto più gigantesco che ci sta alle spalle. Problemi che saranno molto difficili da gestire. Ma che non possiamo ignorare e nemmeno esserne vittime. Di conseguenza non  accetto e non posso accettare soluzioni superficiali ed estreme senza che ci sia alla spalle un analisi; questo articolo la fa -ci prova.

 

Altri articoli che posti di Ida Magli - per esempio- gli accetto volentieri (ho letto anche uno dei suoi libri) proprio perché c'è un tentativo di contestualizzare il presente. Ed è su questo tipo di contenuti che suggerirei di soffermarsi e di postare e lasciare perdere - o quanto meno non eccedere - in tutte le altre dichiarazioni che anche se è bene esserne al corrente sono solo il frutto di ignoranza ed egoismo (rabbia e frustrazioni che posso comunque comprendere) ma che non fanno certo onore a chi li scrive e non ci aiutano a trovare delle soluzioni!! 

 

Quindi occorre rimanere sensibili al-ai problemi in quanto anche noi potremmo essere in quelle condizioni ma attenti a non cadere nella trappola dei salotti. Non sono per quella sinistra che inneggia alla cultura dei Rom e poi permette che vivano e scorazzino per le nostre città vivendo di espedienti e nelle condizioni vergognose del campo nomadi di Lungo stura Lazio che conosciamo bene. Non per quella sinistra lì, mi dispiace!!

 

Mi si spieghi dove sta la cultura nel vivere in quel modo. Sono veramente curioso di saperlo. Semmai parlerei di retaggi culturali che sono una cosa diversa, che magari fanno comodo a qualcuno. Anche questa è corruzione e degrado! Ormai c’è un’immigrazione fatta di fuga da condizioni di guerra, di dittature, oltre che fame!!

 

Diversamente da come è accaduto in passato questa è un’immigrazione frutto di un sistema che sta per esplodere che forse può dare un bagliore di futuro a qualcuno e questo qualcuno diventa poi una risorsa ma non per tutti e non tutti in un solo luogo in un solo Paese; quindi se gestita!! Perché dobbiamo essere sempre il paese che si accorge del problema solo quando è troppo grosso per essere risolto? Per troppo tempo abbiamo dormito e seminato tutto questo.

 

Dopo questo ennesimo triste episodio lampedusiano proviamo (tutti non solo l’Italia) a ripensare il sistema economico scavalcando le ideologie una volta per tutte (è un compito molto difficile; lo comprendo) con i piedi per terra e senza bagliori utopici sulla via della collaborazione della libertà e del rispetto!! Credo sia l’unica; e occorre insegnarla!!

 

Cordialmente

 

E. (autista Gtt)

 

 

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Articolo pubblicato il 10/10/2013