A cosa servono tanti arbitri?
L'arbitro: gioe e dolori

Gli errori si moltiplicano anzichè diminuire

Gli errori umani sono sempre esistiti e ci saranno sempre nonostante gli sforzi fatti per cercare di limitare i danni.

Purtroppo, e ci riferiamo al calcio, essi sono in preoccupante lievitazione nonostante che i giudici di gara siano stati moltiplicati per rendere, secondo gli ideatori, una maggiore garanzia al regolare svolgimento delle competizioni.

Invece si continua ad assistere a gol assegnati mentre la palla non ha varcato per intero, come dice il regolamento, la linea di porta o gol assegnati nonostante un evidente vizio di fuorigioco (vedi ultimo derby torinese).

Allora viene da domandarsi quale sia l'efficacia di un supercontrollo per poi assistere agli stessi errori che se un tempo potevano essere "tollerati" oggi sono addirittura grotteschi visto l'apparato "messo in campo" dal settore arbitrale.

Questo per sottolineare come, a parere di molti, sia meglio tornare al vecchio sistema con l'arbitro giudice unico e con i segnalinee a supporto.

Si sa che quando le responsabilità vengono allargate diviene sempre più difficile raggiungere la "verità" che non vuole l'annullamento di un rigore concesso dall'arbitro dopo un lungo e animato parlottamento con un collaboratore di campo.

Certo si cambia per migliorare ma la saggezza insegna che cambiare in peggio non produce nulla al di fuori dell'inasprimento dei rapporti fra tifosi, giocatori e direttori di gara.

Allora una repentina marcia indietro deve essere vista come onesta ammissione di voler rivedere il tutto per giungere (si spera!) alla migliore soluzione.

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Articolo pubblicato il 30/09/2013