Telefonica conquista Telecom, balzo in Borsa

In apertura il titolo a +3,64%. Il gruppo spagnolo acquista le quote di Mediobanca, Generali e Intesa. L'Adusbef: "La rete pagata dagli utenti".

Fonte: Ilsalvagente.it

Accordo di Telefonica con Generali, Mediobanca e Intesa Sanpaolo per salire dal 46 al 65% di Telco, che controlla il 22,4% di Telecom. L'operazione prevede un'opzione per gli spagnoli a salire a breve termine fino al 70% e sposta di 6 mesi la finestra per dare le disdette al patto Telco. Il prezzo pattuito, secondo quanto si apprende è di 1 euro per azione.
A rassicurare sul fronte caldo dei possibili esuberi ci ha pensato direttamente l'amministratore delegato Marco Patuano, intenzionato a non licenziare ''proprio nessuno''.

Il titolo fa un balzo in Borsa

La Borsa aveva intuito già ieri l'accelerazione e il titolo era rimbalzato (+3,4%) tra una ridda di voci, ma con gli occhi puntati sul rilancio da parte del gruppo guidato da Cesar Alierta per il controllo della holding cui fa capo il 22,4% di Telecom. E stamattina l'andamento è il medesimo: in apertura, pochi minuti dopo le 9, il titolo giuadagnava già il 3,64%. 

Notte di trattative

Una girandola di incontri ha avuto ieri come perno Mediobanca, dove si è presentato anche Marco Fossati, che è stato aggiornato sull'accordo in qualità di secondo azionista di Telecom, dopo Telco, con quasi il 5%. Piazzetta Cuccia ha riunito il comitato parti correlate mentre Intesa ha affrontato la questione in un consiglio di gestione straordinario.

Le notizie di ieri: l'assalto finale di Telefonica

Telefonica vuole acquisire il capitale di maggioranza di Telecom Italia. Da sabato 28 settembre, infatti, i 4 soci all’interno di Telco – la holding che controlla il 22,4% dell’azienda – potranno uscire dal patto. Da una parte ci sono Mediobanca, Generali e Intesa Sanpaolo che vogliono vendere. Dall’altra Telefonica intenzionata invece a diventare azionista di maggioranza dell’ex monopolista delle telecomunicazioni in Italia.

Cda straordinario di Intesa

Dalla Spagna per il momento non confermano né smentiscono. Ma intanto oggi Intesa San Paolo ha convocato un cda straordinario proprio per discutere dell’uscita della banca da Telecom.
Secondo le indiscrezioni la vendita dovrebbe avvenire in due tappe. Ma già dopo la prima Telefonica salirebbe oltre il 70% di Telco, controllando già di fatto l’azienda.

12.000 esuberi

L’ipotesi di una “svendita” di Telecom spaventa però molte persone. Inanzitutto i lavoratori dell’azienda e i sindacati. Tra le voci circolate fin ora si parla di spezzettamento dell’azienda, di riduzione dei debiti grazie alle vendite di Telecom Brasile e Argentina. E soprattutto di 12.000 esuberi. Una “strage”, insomma.

La contrarietà di Adusbef e Federconsumatori

Assolutamente contrario all’ipotesi è anche Elio Lannutti, il presidente dell’Adusbef. L’associazione dei consumatori, infatti, assieme alla Ferconsumatori, teme la perdita di “un’azienda strategica a prezzi di realizzo, la cui rete è stata finanziata dai consumatori italiani tramite il pagamento del canone e delle bollette telefoniche”.

Lannutti: “Intervenga il governo”

“Serve una norma che non permetta di vendere a Telefonica. Il governo può farla in quanto Telecom è un’azienda strategica per il paese - spiega Lannutti - Le azioni di Telco in vendita vanno poste sul mercato”.
Per Lannutti, se necessario, lo Stato può intervenire anche con la Cassa depositi e prestiti: “È intervenuta su tutto, perfino su Generali, può farlo anche per un’azienda strategica come Telecom”.

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Articolo pubblicato il 24/09/2013