Regione Piemonte - Approvati all'unanimità i nuovi criteri per l'erogazione dei contributi
Palazzo Lascaris

Lo affermano i componenti della Commissione Cultura Marinello (LNP), Laus (PD) e Leo (PDL)

“L’impegnativo lavoro avviato già da tempo fra i consiglieri della Sesta Commissione, l’assessorato e i rappresentanti del mondo della cultura, ha dato i suoi frutti: oggi la Commissione ha licenziato all’unanimità la proposta con i nuovi criteri di valutazione delle istanze di contributo in materia di beni e attività culturali”.

Lo annunciano il  presidente della Commissione Cultura Michele Marinello (LNP) e i vicepresidenti Mauro Laus (PD) e Giampiero Leo (PDL).

“In aggiunta a quanto di positivo già proposto dall’assessore Michele Coppola - spiegano i consiglieri dell’Ufficio di presidenza della Commissione Cultura - fra le novità più significative è da segnalare l’anticipazione dei termini di scadenza delle domande per l’anno di competenza, che passa dal 20 maggio al 15 marzo. Questo consentirà di accelerare la procedura e fornire risposte e certezze ai richiedenti entro tempi ragionevoli. A tale proposito si è stabilito che l’assessorato è tenuto a fornire una risposta definitiva entro 90 giorni dalla scadenza dei termini, dunque non si dovrà più aspettare la fine dell’anno per conoscere la risposta dell’assessorato”.

“Altre due novità estremamente qualificanti – precisano Marinello, Laus e Leo –  prevedono che vengano computate entro una certa misura anche le prestazioni di lavoro volontario, purché documentate e certificate, e che in caso di significativi ritardi dell’amministrazione si tenga conto degli oneri finanziari a carico dei richiedenti”.

“Data la scarsità generale di fondi – proseguono i consiglieri – ci si è posti anche il problema di approfondire ulteriormente le procedure di verifica e controllo sulle risorse assegnate, sul loro utilizzo e sul risultato prodotto, anche se a dire il vero su questo fronte la Direzione Cultura si muove già in una situazione di grande efficacia ed efficienza”.

“Alla fine, comunque – concludono Marinello, Laus e Leo – il dato che è stato rimarcato da molti consiglieri dei diversi schieramenti, è che ad essersi rivelato veramente premiante è stato il metodo di lavoro adottato: un affronto delle problematiche a partire da posizioni ideologiche non preconcette ma da dati concreti, l’ascolto reale delle esigenze e delle osservazioni dei soggetti sociali coinvolti, un confronto serrato e puntuale fra i componenti della Commissione e l’assessorato (la disponibilità dell’assessore è stata molto apprezzata da tutti) e il desiderio di affrontare la questione avendo come obiettivo il  massimo bene comune possibile e non il piantare una bandierina da parte di qualcuno”.

 

 

 

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Articolo pubblicato il 18/09/2013