Partita stregata per il Toro: i granata, dopo aver dominato per tutto l'incontro subiscono l'1 2 del Milan che in tre minuti fa il risultato quando ormai la sconfitta sembrava irrimediabile.

Il senno di poi, come spesso accade, cerca l'alibi nelle circostanze negative la giustificazione, ma in quest'ultimo caso ci sentiamo di dover sottolineare come le sviste arbitrali possano cambiare una partita che aveva ormai imboccato la fase conclusiva con la squadra di casa avviata al successo.

Dopo il bel gioco epresso dall'undici di Ventura che era andato in vantaggio con due strepitose conclusioni di D'Ambrosioe Cerci è accaduto l'imprevedibile cui le giacchette nere di servizio hanno dato una mano.

Nelle ultime fasi il Toro perde per un grave infortunio Larrondo e chiede la sostituzione approfittando anche dell'interruzione del gioco con palla fuori dal campo.

Ma stranamente il gioco vien fatto riprendere ignorando ciò che avrebbe "spezzato il ritmo" come nel pensiero di Mister Ventura; nell'immediato prosieguo il fallo da rigore che ha concesso al milanista Balotelli, fino a quel momento abbastanza in ombra, di insaccare dagli undici metri il gol di un pari che va molto stretto al Toro.

Dopo il gol in fuorigioco netto di Bergamo che segnò il vantaggio dell'Atalanta e determinò di fatto l'andamento della gara, ora una svista incredibile che non ha giustificazioni pregiudicano la classifica dei granata che hanno giuste recriminazioni da avanzare verso le direzioni di gara che appaiono alquanto distratte quando le decisioni riguardano i torinisti.

Sarà un caso: mah! quando i "casi" si ripetono viene da pensare che non siano più tali. Presidente Cairo, è ora di farsi sentire nelle sedi giuste e non solo recriminare sul mancato far play degli avversari!