"Change 2" alla Fornace Pagliero di Castellamonte fino al 29 settembre
Daniele Chechi e Elsa Fornero

L'ex Ministro Elsa Fornero in visita al Centro Ceramico "La Fornace" in frazione Spineto

Anche l’ex Ministro Elsa Fornero ha visitato il Centro Ceramico “La Fornace” di Spineto di Castellamonte che, fino al 29 settembre, propone la mostra “Change 2”, inaugurata lo scorso 27 luglio dall’artista di fama internazionale Maro Gorky, figlia del grande pittore armeno-americano Arshile Gorky.

 

La Fornero è rimasta positivamente impressionata dall’eleganza e dalla ricercatezza dell’allestimento nonché dal grande lavoro svolto presso lo storico sito della lavorazione della terra rossa. A colpire l’ex Ministro è stata anche l’atmosfera di amicizia e collaborazione che connota il team di professionalità che Daniele Chechi, titolare del Centro Ceramico, ha saputo riunire intorno a sé.

 

La manifestazione, che ha ottenuto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, accoglie artisti provenienti da tutta Italia e dall’estero che affiancano, attraverso le numerose sale della Fornace, gli artigiani ed artisti locali.

 

Dice Daniele Chechi: “Da quando abbiamo riaperto i battenti dopo la pausa invernale, il Centro Ceramico è ripartito davvero di slancio. Abbiamo avuto visitatori numerosi ed attenti che hanno apprezzato i nostri progetti artistici, fruibili da tutti.

Molte le famiglie e i gruppi e tantissimi anche i turisti stranieri provenienti da tutta Europa, dagli Usa e persino dal Giappone!

La Fornace sta diventando un vero polo d’attrazione che arricchisce in maniera notevole l’offerta turistica canavesana.

Il nostro sguardo è volto sempre più all’internazionalizzazione della nostra proposta e lavoreremo anche in futuro per raggiungere standard qualitativi sempre più elevati con ospiti d’eccezione e curiosità da tutto il mondo”.

 

Change 2 è visitabile fino al 29 settembre il martedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 15 alle 19 e il sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19.

Per informazioni telefonare ai numeri 0124.582642 e 334.3145915 oppure scrivere a ceramichecielle@libero.it

 

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PERCORSO DI VISITA:

 

Stars d’eccezione della rassegna saranno proprio Maro Gorky ed il marito, l’inglese Matthew Spender, figlio del poeta inglese Stephen Harold, nato a Londra 1945, formatosi ai corsi di arte moderna all’Università di Oxford e vicino alla Slade School of Arts di Londra.

Sposati dal 1967, vivono sulle colline del Chianti.

La loro mostra presso la Pagliero, curata da Floriano De Santi, è intitolata “Le epifanie della storia e del sogno” e raccoglie ben 15 opere a testa.

Tra queste le splendide terrecotte di Spender e alcune preziose tele di Maro che illustrano il loro lungo ed affascinante percorso di crescita e ricerca artistica iniziato negli anni ‘60.

 

Fare arte alla Pagliero significa avere ospiti provenienti da tutto il mondo che hanno il piacere di soggiornare in Canavese e scoprirne le bellezze. Ogni spazio è un allestimento a sé, ricco di sfumature, stili e ricerche artistiche diverse e poliedriche.

 

Vengono proposte un’antologica dell’artista torinese Vera Quaranta, una personale della canavesana Anna Borrattaz e ben 15 opere di un’eporediese di straordinario talento tutta da scoprire: Fiorenza Presbitero.

 

Silvestro Castellani, con ceramiche e pitture, affianca Elio Torrieri e Anna Torriero per la mostra “Triart”, curata da Floriano De Santi. Castellani, grandissimo restauratore, offre una dimostrazione del suo lavoro empirico. Torrieri si conferma maestro di un’arte che può essere solamente creata manualmente. Anna Torriero, con “Calamite”, accentua l’aspetto concettuale delle sue installazioni. Ogni sua opera, composta da numerose parti calamitate al supporto, può essere trasformata dal visitatore a proprio piacimento stimolando la curiosità e la creatività di ognuno.

 

I grandi tornano bambini, inoltre, con le centinaia di fischietti del Maestro Federico Bonaldi, in mostra grazie alla preziosa collaborazione con il collezionista Armando Scuto. Un omaggio alla creatività giocosa di Bonaldi, a circa un anno dalla sua scomparsa, che non manca di stupire l’osservatore con forme, dimensioni e colori vari e straordinari.

 

L’internazionalità, con Change 2, incontra anche l’arte e l’artigianato di Castellamonte e allora ecco che ampio spazio viene dedicato all’antologica di Maria Teresa Rosa, con la neonata collezione “Millegradidopocristo”, alcuni pezzi delle serie “Del Monte”, “Le spose”, “Come d'autunno...”, “I vini d'Italia”, “La donna che diventerò” e numerosi pezzi unici.

 

Miro Gianola, con opere pittoriche della collezione “La fuga e il silenzio”, racconta la vita, la necessità di assaporarla, indagarla e comprenderla spesso con una persistente sensazione di malinconia.

Un altro castellamontese, Brenno Pesci, con una personale, attende i visitatori nel cortile interno con quattro stele inedite dedicate agli elementi: aria, acqua, terra e fuoco.

 

Ad accogliere i visitatori saranno, quattro colonne ceramiche realizzate dal titolare de “La Fornace” Daniele Chechi. La cromaticità cangiante e l’eleganza delle opere, caratterizzate anche da una mole non indifferente, non mancheranno di stupire il visitatore.

 

Circa 30 pezzi, realizzati da una quarantina di artisti italiani di diversa provenienza, che compongo la collezione permanente della Fornace, occuperanno una delle sale inferiori.

 

Resteranno visitabili fino a fine settembre anche la personale di Paolo Spinoglio, presentata da Floriano De Santi, dal titolo “Verso l’Essenziale”, quella di Giovanni Carbone dal titolo“Il viaggio di Giovanni Carbone”, le “Cariatidi Sonore” di Sebastiano Ciliberto e “Fotoramica”: 30 opere dell’Associazione Artisti della Ceramica in Castellamonte affiancate dalle immagini del fotografo Claudio Virzi.

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 09/09/2013