"Più quote rosa nei CDA? Speriamo più fatti e non proclami"
Quote rosa

Le dichiarazioni di Patrizia Polliotto, Presidente UNC Piemonte e Componente il Comitato di Gestione della Compagnia di San Paolo

Dopo le dichiarazioni dei giorni scorsi di un autorevole Membro del Direttorio delle BCE che ha affermato di auspicare la presenza di un maggior numero di quote rosa ai vertici della Banca Centrale Europea, sul tema di grande attualità interviene anche l'Avvocato Patrizia Polliotto, Componente il Comitato di Gestione della Compagnia di San Paolo, del CDA di F.S.U. (Capogruppo di Iren Spa), nonchè Amministratore Delegato di ICARUS CMFS, società del Gruppo Finmeccanica, nonchè Presidente e Fondatore del Comitato Regionale del Piemonte dell'Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 la più antica e autorevole associazione consumeristica italiana.

 

"Più donne nei Consigli di Amministrazione? Ottima idea, ma speriamo non soltanto nei proclami e nelle pubbliche uscite mediatiche di autorevoli figure di riferimento del nostro tempo".

 

Esordisce così il noto legale, per poi proseguire:

 

"E' facile, in casi come questi, abbandonarsi a dichiarazioni roboanti quanto demagogiche, specie se si guarda all'estero, anzichè preoccuparsi di applicare le regole in casa propria. Anche quando si parla di organismi europei che dovrebbero fungere da paradigma per gli Stati Membri, vediamo invece che la situazione non è così dissimile rispetto al nostro tanto criticato Paese, ove recentemente è stata nominata Presidente della Fondazione Montepaschi, una delle istituzioni bancarie storicamente più antiche d'Italia anche se in questo in questo momento in difficoltà, una donna di indubbie capacità e con un curriculum di tutto rispetto: Antonella Mansi, Vice Presidente di Confindustria",

 

spiega l'avvocato Patrizia Polliotto che insiste: 

 

"Le donne manager sono un fenomeno in aumento in ambito imprenditoriale così come anche in politica, almeno in Italia, come dimostrano le ultime tornate elettorali, mentre nei settori economici e finanziari strategici di altissimo profilo tanto nel nostro Paese quanto in Europa invece la presenza femminile mantiene livelli molto bassi".

 

Per poi concludere: "Studi autorevoli dimostrano invece pienamente come nei CDA ove sono presenti donne, le aziende conseguono alti livelli di rendimento e produttività nel loro equilibrio globale".

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 02/09/2013