“Il ritorno dell’upupa” vince il XVII Gran Paradiso Film Festival
Il ritorno dell'upupa

Luisa Vuillermoz, direttore artistico della rassegna : "Doppia soddisfazione dal punto di vista della qualità e della quantità"

 

“Il ritorno dell’upupa” (“Die Rückkehr des Wiedehopfs”, Austria 2012) dei registi Florian Berger e Stefan Polasek ha

stravinto l’edizione del Gran Paradiso Film Festival di quest’anno aggiudicandosi il XVII Trofeo Stambecco d’Oro –

Premio Conseil Régional de la Vallée d’Aoste, pari a euro 5.000 assegnato dal pubblico degli adulti ed anche il

Trofeo Stambecco d’Oro Junior assegnato dal pubblico dei bambini.

La giuria popolare, formata da 180 persone, dopo aver assistito alle proiezioni di tutti i documentari in concorso ha

espresso le proprie preferenze determinando la classifica finale. Il documentario vincitore ha preceduto “La mia

vita da tacchino” di David Allen e “Mille e una traccia” di Erik e Anne Lapied.

Il premio per il miglior cortometraggio della sezione CortoNatura è stato vinto da “Feral” di Daniel Sousa (U.S.A.

2012)

La giuria tecnica, presieduta dal noto etologo Danilo Mainardi, ha assegnato i seguenti premi:

- Premio Parco Nazionale Gran Paradiso (pari a Euro 1.500): “More than honey” (Un mondo in pericolo) del

regista Markus Imhoof (Svizzera 2012). Motivazione:

 

Un viaggio in volo, su una focale macro, dove in primo

piano si muove ronzando l’ape, prezioso insetto che permette la riproduzione a un’infinità di esseri viventi.

Più di un terzo delle nostre derrate alimentari dipende dall’impollinazione delle api. L’ape, piccolo animale

che trae forza dalla sua rigida organizzazione sociale, è oggi in pericolo, e questo grande documentario,

altamente pedagogico grazie al testo scientifico e a immagini di grande impatto, ci spiega il perché.

- Premio Marisa Caccialanza (pari a Euro 1.500): “Life size memories” (Ricordi a grandezza naturale) di

Frederique Lengaigne e Klaus Reisinger (Austria 2012). Motivazione:

 

 

Film a tratti spietato, duro e violento,

ma proprio per questo capace di risvegliare sentimenti di amore e di compassione per una natura forte e

libera che rischia di diventare soltanto un “ricordo a grandezza naturale”. Straordinario e commovente il

gesto di consolazione della madre per il figlio torturato.

 

 

 

- Premio WWF Italia: “Wüstenschiffe-Von Kamelen und Menschen” (Le navi del deserto: storie di uomini e

cammelli) del regista Georg Misch (Germania 2012). Motivazione:

 

A parte pochi e misteriosi esemplari

sperduti nelle immensità dei deserti mongoli, il cammello è fondamentalmente un animale domestico. Ecco

dunque che parlando del cammello non si può non parlare dell’uomo. Il ricco e ben confezionato

documentario di Georg Misch prende così una connotazione decisamente etnografica, e ci mostra le

diverse culture legate a questo animale potente ed elegante. Fino ad assumere tratti ironici nel raccontare

l’amore quasi fanatico dei tifosi delle gare al galoppo sulle dune dei deserti in Arabia.

- Premio Lipu-Mario Pastore: “My life as a turkey” (La mia vita da tacchino) di David Allen (Inghilterra 2011).

Motivazione:

 

Ci presenta l’etologia di un animale che conosciamo poco: il tacchino selvatico. Con

un’avvincente costruzione narrativa, viene raccontata la sorprendente esperienza di Joe Hutto in

compagnia dei suoi tredici tacchini, dalla schiusa delle uova al distacco finale dopo un anno di vita in

comune. Il protagonista si mette sulle orme di Konrad Lorenz e ci dà una dimostrazione inconfutabile e

lampante della fondatezza della teoria dell’imprinting.

Durante il Festival le presenze sono state più di 9500, tra proiezioni nelle diverse sedi ed eventi De Rerum Natura.

 

La XVII edizione del Gran Paradiso Film Festival ci ha regalato una doppia soddisfazione: dal punto di vista della

qualità e della quantità

 

– dichiara Luisa Vuillermoz, direttore artistico della rassegna –

i numeri registrati sono il

segno del grande successo del Festival, che ha proposto una programmazione di film e di incontri di grande valore

e originalità. L’entusiasmo del pubblico che ha seguito il Festival è il segno tangibile che il binomio Natura e cultura

rappresenta per il Gran Paradiso una scommessa vincente”.

La XVII edizione del Gran Paradiso Film Festival è stata organizzata da Fondation Grand Paradis, con il sostegno di

Assessorato al Turismo, Sport, Commercio e Trasporti della Regione Autonoma Valle d’Aosta, Presidenza del

Consiglio Regionale della Valle d’Aosta, Direzione generale per il cinema - Ministero dei Beni e delle Attività

Culturali, Parco Nazionale Gran Paradiso, Federparchi, Comune di Cogne, la partecipazione dei comuni di Rhêmes-

Saint-Georges, Valsavarenche, Villeneuve, e Ceresole Reale.

Tutte le informazioni sul Festival sono disponibili sul sito web

 

www.gpff.it

.

Info:

Fondation Grand Paradis

Villaggio Minatori - 11012 Cogne (AO)

Tel – 0165-75301 - Fax 0165-749618

info@stambeccodoro.it

 

 

www.gpff.it

info@grand-paradis.it

 

 

-

www.grand-paradis.it

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Articolo pubblicato il 02/09/2013