Milano. Immigrati si accoltellano in Darsena
Il Sindaco di Milano, Beppe Sala, anziché negare il problema faccia ciò per cui è profumatamente pagato.
Da tantissimo tempo ci occupiamo di sicurezza e di tutti quei comuni in cui questa sta venendo a mancare o, purtroppo, è veramente non più presente.
Nella nostra inchiesta, basata sulle cronache giudiziarie e non su fantomatiche percezioni, come piace dire alla Sinistra, la città più problematica è sicuramente Milano.
Nella città della “Madonnina”, il cui sindaco è Beppe Sala (nella foto a sinistra), succedono le cose più impensabili. I milanesi, ormai, hanno paura anche solo a scendere dal condominio per portare il cane a fare i bisogni.
Oggi siamo a parlare di un grave atto di violenza avvenuto alla Darsena di Milano che, per chi non è pratico, si trova a pochi isolati dai Navigli e accanto alla stazione ferroviaria di Porta Genova.
A quanto riportato dai residenti della zona nella notte fra il 3 e il 4 novembre scorso due immigrati, di origine nordafricana, avrebbero iniziato a litigare davanti al McDonald di Piazza XXIV Maggio, poco prima delle quattro del mattino.
I due hanno dibattuto un po’ verbalmente ma poi sono passati ai coltelli. Secondo una ricostruzione riportata dalla Redazione web di “Leggo”, “tra i due sarebbe nata una discussione che è poi sfociata nell’accoltellamento”.
L’epilogo della vicenda risulta abbastanza tragico: il più giovane dei due, un 24enne, ha riportato una ferita superficiale alla schiena; l’altro, un 26enne, è stato trasportato al Policlinico di Milano dove è stato ricoverato per una profonda ferita alla gola.
I milanesi sono stufi. Non ne possono più di queste situazioni.
Il Sindaco Sala, noto esponente del “Partito Democratico”, continua a negare il problema e, intervistato da una giornalista di “Dritto e Rovescio”, trasmissione condotta da Paolo Del Debbio (nella foto a destra), ha detto che Mediaset fa un attacco politico alla sua persona usando il tema dell’immigrazione e della sicurezza.
A stretto giro gli ha risposto Del Debbio: “Le risponderò per iscritto – anche perché risponderle mi toglierebbe tempo prezioso alla trasmissione – le dico solo che una volta a me venne la febbre e detti colpa al termometro”.
Risposta sapiente di un giornalista che da oltre 30anni sta sulla breccia e che, abitandovi, conosce profondamente la situazione milanese.
Beppe Sala, come tutti i suoi colleghi del PD - Stefano Lo Russo a Torino, Patrizia Manassero a Cuneo, Roberto Gualtieri a Roma, Matteo Lepore a Bologna – ha l’abitudine di derubricare la questione insicurezza ad una non ben nota “percezione della sicurezza avvertita dai cittadini”. Milano non è insicura, sono i cittadini che se la immaginano tale!
Questa narrazione, ovviamente, stride con la realtà dei fatti e con i tanti, troppi, interventi delle Forze dell’Ordine, con gli arresti e con la mole di procedimenti sui tavoli della Procura della Repubblica.
Noi, anche se a Sala crea noia, torneremo sul tema perché i milanesi, come tutti gli altri italiani, hanno il sacrosanto diritto di sentirsi sicuri e padroni a casa loro.
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Articolo di
Andrea Elia Rovera
