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Europee 2024
Per "+Europa" è necessaria una "trasformazione politica e istituzionale" dell'Europa
Elucubrazioni politiche degne di partitini ben distanti dal 3%.
Articolo di Andrea Elia Rovera
Pubblicato in data 10/10/2023

In vista delle prossime Elezioni Europee 2024 i piccoli partiti scaldano i motori, nella speranza di aggiudicarsi una poltrona in quel di Bruxelles.

In questi giorni l’Onorevole Riccardo Magi (nella foto a sinistra), Segretario politico di “+Europa”, soggetto politico che negli ultimi sondaggi è dato al 2.5%, ha tirato una stoccata a quanti intendono affrontare la competizione elettorale con argomenti diversi dai suoi.

Sul suo profilo “X”, Riccardo Magi scrive: @Piu_Europa è in campo per costruire una lista per gli Stati Uniti d’Europa, che abbia come obiettivo quello di mettere al centro del confronto elettorale europeo il futuro dell’Europa e la sua necessaria trasformazione politica e istituzionale”.

Per i discepoli di Emma Bonino, colei che nel giugno 1975 venne arrestata per disobbedienza civile contro la legge che vietava l’aborto, è ormai sempre più necessario il superamento dei singoli Stati per essere governati da un soggetto inviso ai più, con sede a Bruxelles.

Per l’On. Magi, dinanzi ai molteplici problemi che ammorbano famiglie, pensionati e piccole/medie imprese, l’urgenza sta nell’“allargamento dei diritti di tutte e tutti gli europei, la libera iniziativa economica e una gestione umana ed efficace dei flussi migratori” e, dulcis in fundo, sostegno “all’Ucraina contro l’invasione imperialista di Putin”.

Evidentemente in casa “+Europa” non hanno letto ciò che ha scritto il Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani (nella foto a destra), “Forza Italia”, il 4 ottobre scorso: “L’accordo sul regolamento in materia di migranti raggiunto a Bruxelles è un successo per l’Italia, frutto di grande lavoro diplomatico. I nostri partner hanno compreso le nostre istanze. In caso di grandi crisi migratorie tutti gli Stati membri dovranno fare la loro parte”.

Sui “flussi migratori” il Governo Meloni sta lavorando “pancia a terra” ma – senza volerlo giustificare – sta procedendo a rilento, causa inefficienza degli ultimi 20anni di politiche internazionali pressoché inesistenti.

Per quanto riguarda il “sostegno all’Ucrainal’Italia sta pagando un prezzo assurdo: inflazione ai massimi storici, aumento dello Spread, innalzamento dei prezzi di benzina, diesel, beni di prima necessità e gas naturale per i riscaldamenti domestici. Magi e i suoi sodali vogliono ridurre gli italiani in braghe di tela?

L’europeismo a tutti i costi sta producendo malcontento nel ceto medio del Paese che – a piena ragione – vede in Bruxelles una matrigna cattiva, buona solo a dispensare mele avvelenate.

Per “+Europa” l’avanzare delle Destre europee rappresenta un vero problema; non sia mai che si possa tornare a difesa dei confini, tutela della Famiglia naturale, rispetto per imprese e pensionati.

Tutto questo non piace a George Soros, quello che avrebbe “sovvenzionato con un milione e mezzo di euro la lista degli ex radicali” di Emma Bonino, come sostenuto da Carlo Calenda, “Azione”, in un’intervista a Bruno Vespa nell’ottobre del 2022.

Sicuramente torneremo sul tema con la certezza che nel mondo radicale, europeista, globalista e “anti-nazionale” partoriranno altre interessanti elucubrazioni politiche degne di partitini ben distanti dal 3%.

 

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