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Cronaca
Milano - La Polizia denuncia il rapper Rondodasosa
I milanesi sono stufi della gestione sicurezza messa in campo dal sindaco PD Beppe Sala.
Articolo di Andrea Elia Rovera
Pubblicato in data 02/01/2023

In queste settimane abbiamo sentito spesso la frase: “Auguri di buon anno. Che questo 2023 sia migliore dell’anno passato”. Parole vuote e spesso prive di significato.

Affinché una situazione cambi, muti o migliori bisogna che ciascuno metta in campo le proprie capacità, i propri talenti e il proprio impegno. L’esperienza ci insegna che la speranza non fa cambiare le cose.

A Milano, per esempio, i cittadini chiedono a Giuseppe Sala, sindaco della città, di aumentare il controllo del territorio e di contrastare con ogni mezzo la criminalità giovanile e il fenomeno delle baby gang.

Nei giorni scorsi, fra Natale e Capodanno, il rapper milanese Mattia Barbieri, in arte Rondodasosa, è stato denunciato dai poliziotti della Questura di Milano per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale.

La stessa Questura riferisce che all’1 di notte del 29 dicembre scorso, in zona San Siro, una pattuglia ha fermato un’auto sulla quale vi erano Barbieri ed un cittadino 21enne di nazionalità tunisina. Fin qui nulla di strano.

Ciò che ha fatto scattare le sanzioni sta nel fatto che – come riporta l’agenzia stampa “AdnKronos” – “alla vista degli agenti, i due si sono rifiutati di mostrare i documenti e hanno insultato i poliziotti, che li hanno poi fermati. Alla guida del veicolo si trovava il rapper senza patente, poiché mai conseguita”.

Come previsto dal Codice della Strada gli Agenti hanno sottoposto il veicolo a fermo amministrativo mentre per i due soggetti è scattata la traduzione in Questura dove sono stati identificati e verbalizzati.

Rondodasosa non è nuovo a queste esperienze. In passato, infatti, era stato fermato per risse in giro per la città e, in una di queste, venne sanzionato anche il rapper Baby Gang.

I milanesi sono stanchi e stufi di queste scorribande compiute da rapper, giovani scapestrati dei quartieri popolari e delinquenti che – forti della loro minor età – compiono ogni sorta di reato sapendo di restare impuniti.

Le Forze dell’Ordine fanno tutto quello che possono ed ancora di più ma hanno bisogno della collaborazione dei sindaci, delle prefetture e di tutti gli organi amministrativi, politici e giudiziari.

Sicuramente torneremo a trattare questo tema e a tenervi informati.

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