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Cronaca Torino
Torino - L'Assessore, l'Abusivo e Mancino
Primo giorno per il mercato del libero scambio in via Carcano, alle spalle della Colletta, documentato da un giornalista de La Repubblica il quale probabilmente non si è accorto di aver filmato una conversazione "imbarazzante"
Articolo di Mauro Voerzio
Pubblicato in data 25/04/2017

"Abbiamo scelto questo luogo - spiega l'assessore comunale all'Integrazione, Marco Giusta - perché è lontano dalle case. Certo, ci sono delle criticità da risolvere e per questo convocheremo un tavolo tecnico e di confronto anche con la cittadinanza. Si tratta comunque di una sistemazione provvisoria", rassicura l'assessore. "Nessun venditore abusivo è più presente, in via Monteverdi, in via Ponchiello e nella zona di piazza della Repubblica. Abbiamo fatto una promessa e l'abbiamo mantenuta", aggiunge l'assessore "C'è una stima di 70 tonnellate di oggetti

Stiamo parlando di "Barattolo", il nuovo mercato del libero scambio promosso dalla Giunta comunale per chiudere l'era del 'suk' abusivo. Oltre quattrocento i venditori che hanno portato la loro merce in via Carcano, nel cuore del quartiere Vanchiglietta di Torino.

Sin qui non ci sarebbe nulla di strano, una iniziativa che scontenta taluni e trova invece il favore di altri. Ma si sa, a volte il Diavolo fa le pentole senza i coperchi e così capita che un giornalista di Repubblica WebTV durante il suo servizio riprende il dialogo fra tre personaggi (non i cerca di autore), un dialogo che lascia più di un dubbio ai torinesi che conoscono bene la storia della città.

Il primo personaggio è uno straniero di mezza età che per sua stessa dichiarazione è un venditore abusivo

Il secondo quello che parla con un forte accento palermitano è Alfredo Mancino, capostipite dell'omonima famiglia che sino a qualche anno fa era considerata come la famiglia più importante al mercato di Porta Palazzo. Successivamente i Mancino hanno lasciato i banchi del mercato per dedicarsi all'attività di vendita ambulante di street food. Tale attività nel tempo ha comportato numerose frizioni con l'amministrazione comunale e non si contano più le multe comminate dalla Polizia Locale di Torino e i sequestri effettuati. Non più tardi di un anno fa il Pubblico Ministero Antonio Rinaudo diresse un'indagine che portò a 22 sequestri. Alcuni elementi della famiglia furono anche raggiunti da provvedimenti penali.

Su quella vicenda il quotidiano La Stampa scriveva "Comandavano i più forti, vale a dire coloro che direttamente o indirettamente fanno capo ai Mancino, leader degli ambulanti dei mercanti e dei «paninari, tra i destinatari dei provvedimenti di sequestro: palermitani, a Torino dagli Anni 70, conosciutissimi tra i banchi di Porta Palazzo e non solo, protagonisti in passato anche di una trasmissione cult su Televox - «Noi meridionali» - che si apriva sempre con un saluto affettuoso agli amici rinchiusi alle Vallette. Gestiscono banchi, furgoncini e pure (in passato) una arcata ai Murazzi: hanno collezionato denunce, multe per centinaia di migliaia di euro e un processo, contro Alfredo Mancino (assolto) che in quanto pregiudicato non avrebbe potuto ottenere in gestione dal Comune un’arcata lungo il Po. "

Il terzo personaggio è quello che mai ti aspetteresti in questa conversazione e cioè l'Assessore Marco Giusta. Ma la cosa che lascia più perplessi è il dialogo che intercorre tra l'Assessore e Alfredo Mancino

Il video è disponibile a questo indirizzo  e la conversazione che ci interessa inizia al minuto 01:50

 

Mancino spiega ad una persona che poco prima ha dichiarato al giornalista di essere completamente abusivo, come fare per diventare border line.

 

Alfredo Mancino : dal mio commercialista, ti faccio fare l'autorizzazione itinerante, tu ti fai un carrellino che non sia a benzina, elettrico, puoi andare anche nei parchi a vendere i gelati,a vendere..

l'Abusivo : io ci sto

Alfredo Mancino : Hai capito ?

l'Abusivo : io ci sto

Assessore : allora faccia così, voi due vi sentite ?

Alfredo Mancino : ti lascio mio... lui mi conosce a me (rivolgendosi all'assessore e facendogli intendere che conosce l'abusivo e che ha già i suoi contatti)

l'Abusivo : si si

Assessore : Ci pensi tu ? (rivolgendosi a Mancino e stringendogli la mano)

Afredo Mancino : Ci penso io

 

I casi sono due, o l'Assessore aveva contezza con chi stava parlando dandogli del tu e investendolo di risolvere la questione, ed in questo caso è preoccupante che la Giunta di Torino da una parte collabori con la famiglia Mancino e poi mandi i vigili per effettuare i sequestri, oppure l'assessore non sapeva minimamente con chi stava parlando. In questo ultimo caso gli andrebbe ricordato che il suo partito per molto meno ha messo in croce avversari politici per il semplice fatto di essere apparsi in foto con persone discutibili e che forse sarebbe il caso di avere un atteggiamento più istituzionale.

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