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Vigili Urbani schierati in ottica antiterrorismo
I Vigili Urbani si vestono con divise blu, il colore che va bene in tutte le occasioni, cosi' come vengono tirati in ballo quando fa comodo a qualcuno, sono il tappabuchi ottimale quando c'è da colmare qualche notiziario o qualche situazione emergenziale.
Articolo di Mauro Voerzio
Pubblicato in data 22/12/2016

 

Normalmente i Vigili Urbani (è già dalla definizione ci si rende conto di quanto sono presi in considerazione, una definizione che non viene più utilizzata da almeno venti anni e sostituita in tutte le leggi e codici da Polizia Municipale o Polizia Locale, ma ancora sconosciuta a giornalisti e politici) sono menzionati (positivamente) dalla dirigenza del nostro Paese solo in un paio di occasioni :

la prima durante la campagna elettorale, specie quella per i Sindaci dei Comuni. Ogni candidato ha delle idee meravigliose in testa per i Vigili Urbani, nei programmi elettorali costituiranno la “spina dorsale” della nuova amministrazione entrante,si racconta di mirabolanti riorganizzazioni ed investimenti per uomini e mezzi ed ovviamente non manca mai la promessa dell'appoggio politico per l'approvazione della legge di riforma sulla Polizia locale ferma nei cassetti di Montecitorio da più di venti anni.

Purtroppo la campagna elettorale dura solo due o tre mesi, dal giorno dopo l'elezione tutti i vincitori se ne dimenticano e per i prossimi quattro anni nessuno ne parlerà più e meno ancora manterrà le promesse sui miglioramenti.

La seconda occasione in cui vengono tirati in ballo è proprio in caso di eventi tragici come gli attacchi terroristici. E' sempre successo e continuerà così sino a che nessuno farà notare alcuni piccoli particolari ai vari Prefetti, Sindaci e segretari politici che chiedono l'intervento anche dei “Vigili Urbani” nel pattugliamento delle città.

Anche oggi all'indomani dell'attentato di Berlino, leggiamo sul sito di Tgcom24 del 21/12 “La notizia è stata data ai cronisti da Marangoni al termine del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza convocato a Palazzo Diotti dopo l'attentato in Germania. A protezione dei tanti turisti e dei milanesi che affollano la città in questo periodo di feste, saranno dunque installate lungo le principali arterie degli ostacoli per impedire l'accesso di eventuali terroristi a bordo di auto e camion nelle zone più frequentate. La fattibilità concreta e le fasce orarie per l'installazione di questi "blocchi" è già stata affidata alla polizia locale. “

A novembre  L’assessore alla Sicurezza di Milano Carmela Rozza parlava di «Modello Rotterdam» e spiegava «Entro la primavera del 2017 vogliamo formare pattuglie miste: tre vigili di quartiere affiancati da uno stagista di origine straniera e di lingua-madre araba, cinese o spagnola.” L'assessore due settimane prima aveva fatto un viaggio a Rotterdam per un summit europeo sulla sicurezza urbana ed era rimasta colpita dal modello adottato dalla città olandese.

Ora sorprende veramente che tutti i politici che trattano l'argomento “Vigili Urbani” non siano a conoscenza che tale categoria NON rientra tra le Forze di Polizia. I “Vigili Urbani” hanno una classificazione strana, sono IMPIEGATI comunali a cui viene data una pistola, una figura intermedia tra il Carabiniere e l'omino che controlla le soste delle zone a pagamento.

I “Vigili Urbani” quando effettuano servizi congiunti con altre forze di Polizia (quelle vere) non percepiscono ad esempio l'indennità di ordine pubblico che spetta alle altre forze. Non hanno lo stesso trattamento pensionistico (ebbene si, il lavoro usurante è stato riconosciuto anche alle maestre di asilo ma pare che respirare smog per tre ore al centro di un incrocio sia invece un toccasana per la salute con evidenti benefici balsamici di cui la categoria gode gratuitamente) e cosa ancor più sorprendente (per chi non è della categoria) non godono della cosiddetta “Causa di servizio”, cioè nel caso un agente si prende una coltellata o un colpo di pistola starà a casa in “normale” mutua perdendo almeno il 30% dello stipendio.

A riprova di quanto scrivo (immagino che chi legge non creda alle mie parole, perchè solo un pirla accetterebbe di espletare certi servizi in queste condizioni) i famosi 80 euro di Renzi previsti per le forze di Polizia non sono stati erogati ai “Vigili Urbani” in quanto NON Forza di Polizia.

Purtroppo la categoria si è spesso presentata divisa in una galassia di sigle sindacali dove ognuno cerca di coltivare il proprio piccolo orticello. Non è possibile infatti immaginare che una categoria di lavoratori che conta circa 65.000 unità venga trattata in questo modo oltraggioso dai politici di ogni schieramento.

Perlomeno i cittadini che leggeranno questo articolo sapranno che qualcuno li sta prendendo in giro quando in TV o su un giornale un amministratore locale, un Prefetto o un politico annuncerà che per risolvere un problema di ordine pubblico saranno schierati i “Vigili Urbani”. Ed anche qualora i “Vigili Urbani” fossero realmente schierati in quei servizi è solo perchè chi dovrebbe vegliare sulle disposizioni sulla sicurezza dei lavoratori non lo sta facendo ed i vigili che si prestano a tale gioco lo fanno in maniera coercitiva e qualche volta sotto ricatto.

#terrorismo
#vigili
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