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Interviste
Intervista a Nikola Tesla alla rivista "Immortality", realizzata nel suo laboratorio a Colorado Springs nell'anno 1899 - PRIMA PARTE
Intervista originale pubblicata da Georgi Stankov il 7 Maggio, 2015 Stankov's Universal Law Press Nikola Tesla – Everything is the Light www.stankovuniversallaw.com Interview with Nikola Tesla from 1899
Articolo di Giancarlo Guerreri
Pubblicato in data 01/07/2015

Ho voluto riportare questo importante documento, realizzato nel 1899, nella sua integrità per svelare alcuni aspetti della personalità di Nikola Tesla, un genio se non dimenticato sicuramente poco noto al grande pubblico.

Per motivi di spazio lì'intervista sarà pubblicata in due parti.



GIORNALISTA: Sig. Tesla, lei si è guadagnato la fama dell’uomo che si è addentrato nei processi cosmici. Chi è lei, signor Tesla?


TESLA: È una domanda interessante, Sig. Smith, e tento di darle una risposta adeguata.

GIORNALISTA: Dicono che lei provenga dalla Croazia, dalla zona denominata Lika, dove la gente cresce assieme agli alberi, alle rocce e al cielo stellato. Dicono che il suo paese natale porta il nome dei fiori della montagna, e che la casa dove nacque si trova vicino al bosco e alla chiesa.


TESLA: Davvero tutto ciò che ha detto è la verità. Sono orgoglioso della mia origine serba e della mia patria croata.

GIORNALISTA:I futuristi dicono che il secolo XX ed il secolo XXI sono nati nella testa di Nikola Tesla. Celebrano il campo magnetico all’inverso e cantano inni al motore a induzione. Il suo creatore fu chiamato “il cacciatore che acchiappò la luce nelle sue reti dalle profondità della terra” e “il guerriero che catturò fuoco dal cielo”. Si dice che sia il padre della corrente alternata, colui che farà sì che la Fisica e la Chimica dominino la metà del mondo. L’industria lo proclamerà suo santo supremo, un banchiere per i più grandi benefattori. Nel laboratorio di Nikola Tesla si è scisso per la prima volta un atomo. Si è creata un’arma che produce vibrazioni sismiche. Lì si scoprirono raggi cosmici neri. Cinque razze lo venereranno in futuro, perché ha insegnato loro un grande segreto: che gli elementi di Empedocle si possono irrigare con le forze vitali degli eteri.


TESLA: Sì, queste sono alcune delle mie scoperte più importanti. Anche così sono un uomo sconfitto. Non sono riuscito a ottenere il maggiore dei miei obiettivi.

GIORNALISTA: Quale sarebbe questo desiderio, signor Tesla?
TESLA: Vorrei illuminare tutta la terra. C’è elettricità sufficiente per creare un secondo sole. La luce apparirebbe attorno all’equatore, come l’anello attorno a Saturno. L’umanità non è pronta per la grandezza. A Colorado Springs ho impregnato la terra di elettricità. Potremmo spargere anche le altre energie, come l’energia mentale positiva che si trova nella musica di Bach o Mozart, o nei versi dei grandi poeti. All’interno della Terra ci sono energie di allegria, pace e amore che si esprimono per esempio attraverso un fiore che cresce dalla terra, gli alimenti che escono da essa e tutto ciò che la rende la casa dell’uomo. Ho passato anni cercando la maniera di far sì che questa energia potesse influenzare la gente. La bellezza e l’aroma delle rose possono essere utilizzati come una medicina ed i raggi del sole come un alimento. La vita ha un numero infinito di forme e il dovere degli scienziati è quello di trovarle in tutte le forme della materia. Tre cose sono essenziali in questo senso. Tutto quello che faccio è cercarle. So che non le troverò, ma comunque non vi rinuncio.

GIORNALISTA: Quali sono queste cose?


TESLA: Un problema è il cibo. Quale energia, stellare o terrestre, può alimentare gli affamati della Terra? Con che vino si può acquietare tutta la sete, affinché le persone possano incoraggiare il proprio cuore e capire che sono degli dei? Un’altra cosa è distruggere il potere del male e la sofferenza in cui l’uomo passa la vita! A volte si produce come un’epidemia nelle profondità dello spazio. In questo secolo la malattia si è estesa dalla Terra verso l’Universo. La terza cosa è: esiste un eccesso di luce nell’Universo? Scoprii una stella che in accordo alle leggi astronomiche e matematiche potrebbe sparire, e anche così niente si modificherebbe. Quella stella si trova in questa galassia. La sua luce può essere emessa con tale densità da concentrarsi in una sfera più piccola di una mela e contemporaneamente più pesante del nostro Sistema Solare. Le religioni e le filosofie insegnano che l’uomo può arrivare a essere il Cristo, Buddha e Zaratustra. Quello che sto tentando di dimostrare è rivoluzionario e quasi inaccessibile. È quello che bisogna fare nell’Universo affinché ogni essere nasca come Cristo, Buddha o Zaratustra. So che la gravità è avversa a tutto ciò che dovrebbe volare e la mia intenzione non è fabbricare dispositivi di volo (aeroplani o missili), bensì insegnare all’individuo a recuperare la coscienza delle proprie ali… Inoltre sto tentando di svegliare l’energia contenuta nell’aria. Ci sono fonti di energia principali. Quello che si considera come spazio vuoto è solo una manifestazione della materia che non è sveglia. Non c’è spazio vuoto in questo pianeta, né nell’Universo… I buchi neri, dei quali parlano gli astronomi, sono le più poderose fonti di energia e di vita.

GIORNALISTA: Alla finestra della sua stanza all’hotel Waldorf-Astoria al piano trentatré, arrivano ogni mattina gli uccelli.


TESLA: Un uomo deve essere sensibile verso gli uccelli. Questo è a causa delle loro ali. L’essere umano le aveva una volta, reali e visibili!

GIORNALISTA: Lei non ha smesso di volare da quei giorni lontani a Smiljan!
TESLA: Volevo volare dal tetto e caddi: i calcoli dei bambini possono essere sbagliati. Si ricordi che le ali della gioventù vogliono avere tutto dalla vita!

GIORNALISTA: Lei non si è sposato? Non si sa se lei abbia provato affetto o l’amore  per qualche donna. Le foto della gioventù mostrano che fosse un uomo attraente.


TESLA: Sì, non lo feci. Ci sono due punti di vista: o si prova molto affetto o non si prova niente in assoluto. La via di mezzo serve per ringiovanire la razza umana. Le donne per certi uomini nutrono e fortificano la loro vitalità e il loro spirito. Essere soli ha lo stesso effetto in altre persone. Scelsi la seconda strada.

GIORNALISTA:I suoi ammiratori si lamentano perché sta attaccando la teoria della relatività. La cosa strana è la sua affermazione che la materia non ha energia. Tutto è intriso di energia, dov’è?


TESLA: Prima vi fu l’energia e dopo la materia.

GIORNALISTA: Sig. Tesla, è come quando disse che lei nacque da suo padre e non da sé stesso.


TESLA: Esattamente! Che cosa accade nella nascita dell’Universo? La materia si crea a partire dall’energia originale ed eterna che noi conosciamo come la luce. Essa brillava e apparvero le stelle, i pianeti, l’uomo e tutto quello che c’è nella Terra e nell’Universo. La materia è un’espressione delle infinite forme della luce, perché l’energia è più vecchia di lei. Ci sono quattro leggi della Creazione. La prima è che la mente non può concepire o misurare matematicamente la fonte di tutta la trama sconcertante e oscura, in questa trama si inserisce tutto l’Universo. La seconda legge risiede nell’oscurità espansiva, che è la vera natura della luce, dell’inspiegabile che si trasforma in luce. La terza legge è la necessità della luce di trasformarsi in una materia della luce. La quarta legge è: non c’è principio né fine; le tre leggi anteriori hanno sempre luogo e la Creazione è eterna.

GIORNALISTA: Nell’ostilità alla Teoria della Relatività lei va tanto lontano che realizza conferenze contro il suo creatore nel giorno della festa del suo compleanno…


TESLA: Si ricordi: non si piega lo spazio, bensì la mente umana che non può comprendere l’infinito e l’eternità! Se la relatività fosse stata chiaramente compresa dal suo creatore egli avrebbe guadagnato l’immortalità anche fisicamente, se questo lo compiacesse. Io sono parte di una luce che è la musica. La luce riempie i miei sei sensi: la vedo, odo, sento, annuso, tocco e penso. Pensare a lei è il mio sesto senso. Le particelle di luce sono note scritte. Un raggio può essere un’intera sonata. Mille lampi sono un concerto. Per questo concerto ho creato una serie di lampi che si possono ascoltare sui picchi gelati dell’Himalaya. Per quanto riguarda Pitagora e la matematica, uno scienziato non può e non deve violare queste due cose. I numeri e le equazioni sono segni che marcano la musica delle sfere. Se Einstein avesse ascoltato quei suoni, non avrebbe creato la Teoria della Relatività. Questi suoni sono messaggi diretti alla mente che comunicano che la vita ha un senso, che l’Universo esiste in perfetta armonia, e la sua bellezza è la causa e l’effetto della Creazione. Questa musica è il ciclo eterno dei cieli stellari. La stella più piccola ha completato la composizione ed è anche parte della sinfonia celestiale. I battiti del cuore dell’uomo sono parte della sinfonia della Terra. Newton imparò che il segreto sta nella disposizione geometrica e nel movimento dei corpi celesti. Riconobbe che la legge suprema dell’armonia esiste nell’Universo. Lo spazio curvo è il caos, il caos non è musica. Einstein è il messaggero dell’epoca del rumore e della furia.

GIORNALISTA: Sig. Tesla, lei sente quella musica?


TESLA: L’ascolto sempre. Il mio udito spirituale è grande tanto quanto il cielo che vediamo sopra di noi. Aumentai il mio udito naturale col radar. In accordo con la Teoria della Relatività, due linee parallele si daranno appuntamento nell’infinito. Per quel motivo la curvatura dello spazio di Einstein si raddrizzerà. Una volta creato, il suono dura per sempre, per un uomo può sparire, ma continua ad esistere nel silenzio, che è il maggiore potere dell’uomo. No, non ho niente contro il signor Einstein. Egli è una persona molto gentile e ha fatto molte cose buone, alcune delle quali passeranno a far parte della musica. Gli scriverò e tenterò di spiegargli che l’etere esiste, e che le sue particelle sono quelle che mantengono l’universo in armonia, e la vita nell’eternità.

GIORNALISTA: Mi dica, per favore, a quali condizioni deve sottostare un Angelo sulla Terra?


TESLA: Ne ho dieci. Mantengo un buon registro attento.

GIORNALISTA: Documenterò tutte le sue parole, stimato signor Tesla.


TESLA: Il primo requisito è un’alta coscienza della propria missione e del lavoro da svolgere. Deve, anche se solo vagamente, esistere nei primi giorni. Non siamo falsamente modesti: il rovere sa di essere un albero di rovere, un arbusto al suo fianco di essere un arbusto. Quando avevo dodici anni, ero sicuro che sarei arrivato alle cascate del Niagara. Sapevo sin dalla mia infanzia che avrei realizzato la maggior parte delle mie scoperte, benché non l’avessi chiaro del tutto… La seconda condizione per adattarsi è la determinazione. Tutto quello che potei, lo finii.

GIORNALISTA: Qual è la terza condizione dell’adattamento, Sig. Tesla?


TESLA: Guida per tutte le energie vitali e spirituali che operano. Pertanto, la purificazione dei molti effetti e le necessità che l’uomo ha. Di conseguenza, non ho perso niente, ci ho solo guadagnato. Cosicché assaporo ogni giorno e ogni notte. Annoti: Nikola Tesla fu un uomo felice… Il quarto requisito è adattare l’insieme fisico con lavoro.

GIORNALISTA: Che cosa vuol dire, signor Tesla?


TESLA: In primo luogo, il mantenimento dell’insieme. Il corpo dell’uomo è una macchina perfetta. Conosco il mio circuito e ciò che è bene per esso. Gli alimenti che quasi tutte le persone mangiano, per me sono nocivi e pericolosi. A volte visualizzo i cuochi del mondo intero che stanno tutti cospirando contro di me… Tocchi la mia mano.

GIORNALISTA: È fredda.


TESLA: Sì. Il torrente sanguigno può essere controllato e molti processi dentro e attorno a noi. Perché si è spaventato?

GIORNALISTA: Mark Twain scrisse “Il forestiero misterioso”, un libro meraviglioso su Satana, ispirato da lei.


TESLA: La parola “Lucifero” è più affascinante. Al Signor Twain piace scherzare. Quando ero bambino una volta fui guarito leggendo i suoi libri. Quando ci riunimmo qui e glielo raccontai, fu talmente commosso che si mise a piangere. Diventammo amici ed egli veniva spesso nel mio laboratorio. Una volta chiese che gli mostrassi una macchina che attraverso la vibrazione provoca un sentimento di felicità. Era una di quelle invenzioni per l’intrattenimento, che a volte mi piace fare. Avvisai il Sig. Twain di non rimanere per troppo tempo esposto a quelle vibrazioni. Egli non vi fece caso e rimase più tempo del dovuto. Finì per precipitarsi come un razzo in una certa stanza sorreggendosi i pantaloni. Fu diabolicamente divertente, benché rimanessi serio. Ma, per adattare il circuito fisico, oltre agli alimenti, il sonno è molto importante. Dopo un lavoro lungo e spossante, che richiede un sforzo sovrumano, solo dopo un’ora di sonno ho completamente recuperato. Ho acquisito la capacità di amministrare il sonno, di addormentarmi e svegliarmi al momento stabilito. Se faccio qualcosa che non capisco, mi obbligo a pensarci durante il sonno per trovare così una soluzione. La quinta condizione di adattamento è la memoria. Forse nella maggioranza delle persone, il cervello è il guardiano delle conoscenze sul mondo e la conoscenza viene acquisita attraverso la vita. Il mio cervello è occupato in cose più importanti da ricordare, sta raccogliendo quello che si richiede in un dato momento, cioè, tutto quello che ci circonda. Si tratta solo di interiorizzarlo. Tutto quello che una volta abbiamo visto, ascoltato, letto ed imparato, ci accompagna in forma di particelle di luce. Per me, queste particelle sono ubbidienti e fedeli. Da studente imparai a memoria il Faust, di Goethe, il mio libro preferito, in tedesco, ed ora posso recitarlo tutto. Mantenni le mie invenzioni per anni “nella mia testa”, prima di portarle a termine.

GIORNALISTA: Lei menziona spesso il potere della visualizzazione.


TESLA: Devo ringraziare la visualizzazione per tutto ciò che ho inventato. Gli avvenimenti della mia vita e le mie invenzioni sono reali davanti ai miei occhi, come qualunque evento o oggetto. In gioventù ebbi paura di non sapere ciò che fosse, ma più tardi imparai a usare questo potere come un talento eccezionale e un regalo. Lo nutrivo e proteggevo gelosamente. Feci anche le correzioni per mezzo della visualizzazione alla maggior parte delle mie invenzioni, e così le completavo. Mediante la visualizzazione risolvo mentalmente le equazioni matematiche complesse. Per questo dono che ho, ricevo il titolo di Alto Lama in Tibet. La mia vista e l’udito sono perfetti, e oserei dire persino più forti che negli altri. Sento un tuono a 150 chilometri di distanza e vedo colori, nel cielo, che altri non possono vedere. Questa ampiezza di visione e di udito ce l’ho da quando ero bambino. Più tardi l’ho sviluppata coscientemente.

GIORNALISTA: In gioventù fu varie volte gravemente malato. La malattia è un requisito per adattarsi?


TESLA: Sì. Spesso è il risultato dell’eccesso di esaurimento o forza vitale, ma spesso è la purificazione della mente e del corpo dalle tossine che si sono accumulate. È necessario che un uomo soffra ogni tanto. La fonte della maggior parte delle malattie sta nello spirito. Pertanto, lo spirito può curare quasi tutte le malattie. Quando ero studente, mi ammalai di colera che distrusse la regione di Lika. Mi curai perché finalmente mio padre mi permise di studiare la tecnologia, che era la mia vita. La visione per me non è stata una malattia, bensì la capacità della mente di penetrare oltre le tre dimensioni della Terra. Ho avuto visioni tutta la mia vita, e le ho ricevute come tutti gli altri fenomeni che ci circondano. Una volta, nell’infanzia, stavo camminando lungo il fiume con mio zio e gli dissi: “Dall’acqua apparirà una trota, tiro una pietra per colpirla”. E ciò fu quello che accadde. Spaventato e sorpreso, mio zio esclamò: “Vade retro, Satana!”. Era una persona colta e parlava in latino… Io ero a Parigi quando vidi la morte di mia madre. Nel cielo, pieno di luce e di musica, fluttuavano nuvole, erano creature meravigliose. Una di esse aveva l’aspetto della madre che mi guardava con amore infinito. Man mano che la visione sparì, seppi che mia madre era morta.

GIORNALISTA: Qual è il settimo adattamento, Sig. Tesla?


TESLA: La conoscenza di come trasformare l’energia mentale e vitale in ciò che vogliamo, e riuscire a controllare tutti i sentimenti. Gli indù lo chiamano Kundalini-yoga. Queste conoscenze possono essere apprese, e per farlo sono necessari molti anni, o si possono acquisire anche alla nascita. La maggior parte di esse io le ho acquisite alla nascita. Si trovano in stretta relazione con l’energia sessuale che è una delle più estese nell’universo. La donna è il maggiore ladro di quell’energia, e pertanto del potere spirituale. L’ho sempre saputo e per ciò sono stato in allerta. Di me stesso ho fatto quello che volevo: una macchina riflessiva e spirituale.

GIORNALISTA: Nono adattamento, Sig. Tesla?


TESLA: Fare tutto il possibile, ogni giorno, in ogni momento, per non dimenticare chi siamo e perché siamo sulla Terra. Ci sono persone straordinarie che stanno lottando contro malattie, privazioni, o contro la società che li ferisce con la sua stupidità, l’incomprensione, la persecuzione e altri problemi di cui il paese è pieno. Ci sono molti angeli caduti sulla Terra.

GIORNALISTA: Qual è il decimo adattamento?


TESLA: È il più importante. Scriva sulla rivista che il Sig. Tesla ha giocato. E passò tutta la sua vita giocando e ne ha goduto.

GIORNALISTA: Sig. Tesla! Quindi in conclusione anche il suo lavoro è un gioco?


TESLA: Sì, caro ragazzo. Quanto ho voluto giocare con l’elettricità! Tremo sempre quando sento la storia del greco che rubò il fuoco. Una storia terribile di aquile che beccano il suo fegato. Sarà che Zeus non aveva sufficienti lampi e tuoni, e fu danneggiato da un fervore? C’è un malinteso… I lampi sono i giocattoli più belli che si possano trovare. Non dimentichi di mettere in rilievo, nel suo testo, che Nikola Tesla fu il primo uomo che scoprì i raggi.


 SEGUIRA' LA SECONDA PARTE

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